Via Crucis Online – Pasqua 2021

Via Crucis Online – Pasqua 2021

Da Venerdi 26 marzo 2021 , cliccando sull’immagine potrete seguire la via crucis organizzata dal gruppo catechistico dell’Unità pastorale . Per rendere piu’ partecipato l’evento è stato pubblicato anche il testo . NON MANCARE!!

Benvenuti a questa speciale Via Crucis.
Anche quest’anno il Covid 19 ci costringe a vivere la Quaresima in modo molto limitato. Ma non ci
scoraggiamo. Abbiamo fiducia che la scienza e la medicina ci permettano il più presto possibile di
uscire da questa situazione, ma come cristiani noi ci mettiamo anzitutto nelle mani del Signore e ci
affidiamo al suo infinito amore.
Anche se a distanza e ognuno a casa nostra, possiamo rivivere con fede il cammino doloroso di
Gesù verso il Calvario. In questo triste viaggio, Egli si fa nostro fratello, cammina con noi, ci
accompagna, ci incoraggia e condivide, specialmente in questo difficile momento, le nostre
sofferenze.
Le immagini delle stazioni che vedrete sono quelle antiche e preziose della chiesa di Schiavon.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen Il Signore ci aiuti a vivere questo
momento di preghiera con fede ed umiltà. Chiediamogli anzitutto perdono attraverso il canto:
Scusa Signore
canto:Scusa Signore


I STAZIONE: Gesu’ è condannato a morte
Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo
Dal Vangelo di Matteo (27, 24-6)
«Pilato, presa dell’acqua si lavò le mani davanti alla folla che gridava: “Crocifiggilo, crocifiggilo!”. E
disse: “Io non sono responsabile di questo sangue, vedetevela voi”. Poi, dopo aver fatto flagellare
Gesù, lo consegnò ai soldati perché fosse crocifisso»

(Commento)
Sono io Pilato quando per starmene tranquillo, per non avere problemi, per non essere disturbato,
mi disinteresso degli altri, penso agli affari miei, chiudo gli occhi davanti alle ingiustizie ed il cuore
di fronte a qualcuno che soffre.
Preghiamo:
Gesù aiutaci a non condannare nessuno, a non ascoltare le chiacchiere della gente; aiutaci ad aprire
gli occhi e il cuore per vedere il buono che c’è in ognuno.

Ti saluto o croce santa che portasti il Redentor; gloria, lode, onor ti canta ogni lingua ed ogni
cuor


II STAZIONE: Gesù è caricato della croce
Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo
Dal Vangelo di Giovanni (18, 17)
«Allora le guardie presero Gesù e lo fecero andar fuori della città, costringendolo a portare la
croce sulle spalle. Così, portando la croce, egli si avviò verso il luogo del Cranio, detto in ebraico
Golgota»


(Commento)
In Gesù che porta la croce sulle spalle vediamo l’immagine di tante persone che vivono il dramma
delle terapie intensive a causa del virus oppure soffrono per altre malattie o devono accudire un
anziano non autosufficiente o un figlio gravemente disabile.
Preghiamo
Signore, aiutaci a vivere con impegno e amore, anche quando si fa fatica, quando qualcosa ci costa
sacrificio, quando non si vedono i risultati dei nostri sforzi, quando non si vede nessuna luce

Ti saluto o croce santa che portasti il Redentor; gloria, lode, onor ti canta ogni lingua ed ogni
cuor


III STAZIONE: Gesù cade la prima volta
Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo
Dal libro del profeta Isaia (53, 4-5)
«Egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è assunto i nostri dolori e noi lo consideravamo punito,
percosso e umiliato da Dio. Egli è stato trafitto per colpa dei nostri peccati, schiacciato a causa
delle nostre malvagità”


(Commento)
Gesù in te che cadi sono rappresentate le tante persone che cadono davanti alle difficoltà, che
dicono: non ce la faccio a sopportare la malattia, non sono capace di accettare la morte di una
persona cara, non posso sopportare di essere un padre disoccupato che non può mantenere la
famiglia
Preghiamo
Gesù, tu che sei caduto per il peso della croce, ma poi ti sei rialzato, dona forza a tutte le persone
che da sole non sono capaci di affrontare le grandi difficoltà della vita.

Ti saluto o croce santa che portasti il Redentor; gloria, lode, onor ti canta ogni lingua ed ogni
cuor


IV STAZIONE: Gesù incontra sua madre
Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo
Dal Vangelo di Luca (2, 34-35)
«Nel tempio di Gerusalemme il vecchio Simeone li benedisse e parlò a Maria, la madre di Gesù:
“Dio ha deciso che questo bambino sarà occasione di rovina o di risurrezione per molti in Israele.
Sarà un segno di Dio, ma molti lo rifiuteranno, così egli mostrerà le intenzioni nascoste nel cuore di
molti. Quanto a te, Maria, il dolore ti colpirà come colpisce una spada”.»


(Commento)
Quante mamme soffrono come la madre di Gesù. Soffrono per i figli che tornano a casa tardi la sera
o che non escono più dalla camera in quanto sono diventati dipendenti da Internet, soffrono per i
figli bullizzati o drogati, dipendenti dal gioco, malati, disoccupati Anch’esse spesso stanno accanto
ai figli e piangono in silenzio
Preghiamo
Signore, preghiamo per le mamme, perché sappiano stare vicine ai figli quando non sanno più
affrontare la vita reale, quando sbagliano o vogliono fare di testa loro, quando si allontanano o non
le rispettano

Ti saluto o croce santa che portasti il Redentor; gloria, lode, onor ti canta ogni lingua ed ogni
cuor


V STAZIONE: Gesù è aiutato dal Cireneo
Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo
Dal Vangelo di Luca (23, 26))
«I soldati presero Gesù e lo portarono via. Lungo la strada fermarono un certo Simone, originario
di Cirene, che tornava dai campi. Gli caricarono sulle spalle la croce di Gesù e lo costrinsero a
portarla dietro a Gesù».

(Commento)
Ci sono tanti Cirenei nel mondo: chi è disposto a perdere tempo per andare a trovare un anziano
solo o un malato, chi non trova scuse quando qualcuno gli domanda aiuto, chi fa il volontario in
ospedale, alla Caritas, tra gli immigrati, oppure sono i medici e gli infermieri che mettono a rischio
la vita per curare i pazienti. Sono i “buoni samaritani” di oggi, quelli che non tirano dritto
Preghiamo
Gesù, rendici capaci di dare una mano a chi ha bisogno, a rinunciare a qualcosa per donarlo ai
poveri, ad essere disposti a servire chi a nostro giudizio non se lo merita, perché così noi ti
aiutiamo a portare la croce.

Ti saluto o croce santa che portasti il Redentor; gloria, lode, onor ti canta ogni lingua ed ogni
cuor


VI STAZIONE: Gesù è asciugato dalla Veronica
Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo
Dal libro del profeta Isaia (50, 6-7)
«Ho presentato la schiena ai flagellatori, la guancia a coloro che mi strappavano la barba; non ho
sottratto la faccia agli insulti e agli sputi. Il Signore Dio mi assiste, per questo non sono disperato,
per questo rendo la mia faccia dura come pietra, sapendo di non restare deluso».


(Commento)
Le Veroniche di oggi sono le persone coraggiose che non hanno paura di soccorrere gli emarginati
abbandonati dagli altri, sono i ragazzi che non si vergognano di essere amici di un compagno che è
disprezzato da tutti, sono i giovani che decidono di passare le loro vacanze in terra di missione,
sono coloro che in questo periodo sono andati a portare la spesa alle persone sole o in quarantena a
casa. Le Veroniche, come il buon samaritano, si fermano a fasciare le piaghe dell’umanità
Preghiamo
Gesù, aiutaci a non essere come le pecore che seguono sempre gli altri, la televisione, Internet;
donaci il coraggio di ragionare con la nostra testa, di seguire il nostro cuore quando ci invita a
compiere gesti di solidarietà verso gli altri, perché ogni persona che incontriamo è un nostro
fratello, nel quale risplende il tuo volto.

Ti saluto o croce santa che portasti il Redentor; gloria, lode, onor ti canta ogni lingua ed ogni
cuor


VII STAZIONE: Gesù cade la seconda volta
Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo
Dal Libro del profeta Isaia (53, 6-7)
«Tutti noi, come un gregge, eravamo erranti, ognuno seguiva la sua strada. E il Signore fece
ricadere su di sé la cattiveria di tutti noi. Maltrattato, si lasciò umiliare e non ha detto una parola.
Era come un agnello che si porta ad uccidere, come una pecora muta davanti a chi la tosa, egli non
ha aperto la bocca».


(Commento)
Gesù, Tu sei di nuovo caduto. Nel tuo volto vedo un mio compagno che ho offeso o picchiato, vedo
i miei genitori a cui ho risposto male, vedo un amico che ho abbandonato nel momento del bisogno
o un anziano che ho lasciato solo, vedo una persona a cui ho rivolto critiche ingiuste.
Preghiamo
A volte non ci rendiamo conto del male che possiamo seminare lungo la strada della nostra vita.
Gesù dammi la forza di donare un sorriso, una parola buona, un gesto di perdono a chi mi sta vicino

Ti saluto o croce santa che portasti il Redentor; gloria, lode, onor ti canta ogni lingua ed ogni
cuor


VIII STAZIONE: Gesù incontra le donne
Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo
Dal Vangelo di Luca (23, 27-28)
«Erano in molti a seguire Gesù: una gran folla di popolo e un gruppo di donne che si picchiavano il
petto e facevano lamenti su di lui. Gesù si voltò verso di loro e disse:” Donne di Gerusalemme, non
piangete per me. Piangete piuttosto per voi e per i vostri figli perché verranno dei giorni terribili”.»


(Commento)
Ecco i giorni terribili della pandemia in cui tante donne, e non solo loro, versano lacrime. Ma la
situazione di sofferenza che noi stiamo vivendo, forse ci permette di comprendere meglio il dolore
di altre donne come quelle siriane che vivono da dieci anni in guerra e che piangono perché
vedono i figli morire sotto le bombe o di fame, oppure ci rende più sensibili verso le donne che
subiscono le violenze dei mariti o sono sfruttate. Esse piangono e ciò che fa più male è
l’indifferenza del mondo alle loro lacrime.
Preghiamo
Preghiamo perché finiscano le grandi guerre che portano distruzione e morte tra gli uomini, ma
anche perché terminino le piccole guerre quotidiane che pure noi combattiamo e che ci avvelenano
la vita. Chiediamo al Signore di soffiare dentro tutti noi lo Spirito della pace e della fraternità

Ti saluto o croce santa che portasti il Redentor; gloria, lode, onor ti canta ogni lingua ed ogni
cuor


IX STAZIONE: Gesù cade la terza volta
Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo
Dal libro del profeta Isaia (53, 5)
«Il castigo, che a noi porta salvezza, pesò su di lui e le sue piaghe ci hanno guarito».
Dal libro dei Salmi (35, 15-16)
«Essi si rallegrano della mia caduta, si riuniscono contro di me per colpirmi all’improvviso. Mi tormentano continuamente, mi deridono e mi disprezzano, contro di me digrignano i denti».


(Commento)
Nel volto sfigurato di Gesù che cade, sono rappresentate le persone invisibili della nostra società: i
barboni, i clandestini, i lavoratori in nero, gli anziani che vivono rinchiusi negli appartamenti di un
grande condominio. Sono persone che non contano niente, i dimenticati e disprezzati che di solito
non protestano
Preghiamo
Signore, noi abbiamo gli occhi strabici perché vediamo solo ciò che vogliamo vedere, ciò che ci fa
comodo. Dacci la capacità di guardare con i tuoi occhi che vedono tutti, ma di preferenza si posano
su coloro che per noi non hanno valore. Tu non ti dimentichi mai di nessuno e sei disposto a dare la
vita per tutti, sia per i buoni sia per i cattivi.

Ti saluto o croce santa che portasti il Redentor; gloria, lode, onor ti canta ogni lingua ed ogni
cuor


X STAZIONE : Gesù è spogliato delle vesti
Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo
Dal Vangelo di Giovanni (19, 23-24)
«I soldati presero i vestiti di Gesù e ne fecero quattro parti, una per ciascuno. Poi presero la sua
tunica, che era tessuta d’un pezzo solo da cima a fondo e dissero: “Non dividiamola! Tiriamo a
sorte a chi tocca”. Così si realizzava la parola della Bibbia che dice: “Si divisero i miei vestiti e
tirarono a sorte la mia tunica”.»


(Commento)
Togliere le vesti significa togliere la dignità ad una persona. Tu, o Signore, che sei stato spogliato ci
ricordi tutti coloro che sono stati privati della dignità di una casa, di un lavoro, di una famiglia.
Questa immagine ci fa venire in mente anche tanti esseri umani che in questo periodo sono stati
allontanati dai loro affetti per vivere in solitudine i giorni del ricovero in ospedale oppure i tanti
anziani delle case di riposo che non hanno potuto abbracciare per mesi i loro figli.
Preghiamo
Gesù, ti preghiamo in particolare per coloro che governano, perché non cerchino il proprio
interesse, ma di fare buone leggi che difendano la dignità di tutti, soprattutto di quelli che non
hanno voce.

Ti saluto o croce santa che portasti il Redentor; gloria, lode, onor ti canta ogni lingua ed ogni
cuor


XI STAZIONE: Gesù è inchiodato in croce
Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo
Dal Vangelo di Luca (23, 33-35)
«Quando furono arrivati sul posto detto “luogo del Cranio”, prima crocifissero Gesù e poi due
malfattori: uno a destra e uno a sinistra di Gesù. Gesù diceva: “ Padre, perdona loro perché non
sanno quel che fanno”. La gente stava a guardare. I capi del popolo invece si facevano beffe di
Gesù e gli dicevano: “Ha salvato tanti altri, ora salvi se stesso, se egli è veramente il Messia, scelto
da Dio”».


(Commento)
Nella forza con cui il soldato pianta i chiodi nelle mani e nei piedi di Gesù vediamo tutti quelli che
non hanno scrupoli a maltrattare e a far del male alle persone: per esempio i mafiosi, gli scafisti,
coloro che offrono la droga ai giovani, i bulli che si nascondono dentro il branco, coloro che
attraverso Internet illudono e ingannano le persone..
Preghiamo
Gesù, Tu dall’alto della croce, con le tue braccia aperte, come se volessi abbracciare il mondo,
continui a dimostrare il tuo amore per noi. Rendici capaci, specialmente ora che dobbiamo
rinunciare agli abbracci umani, di lasciarci avvolgere dalla rete tuo amore infinito

Ti saluto o croce santa che portasti il Redentor; gloria, lode, onor ti canta ogni lingua ed ogni
cuor


XII STAZIONE: Gesù muore in croce
Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo
Dal Vangelo di Luca (23, 44-46)
«Verso mezzogiorno si fece buio per tutta la regione fino alle tre del pomeriggio. Il sole si oscurò e
il grande velo appeso nel tempio si squarciò a metà. Allora Gesù gridò a gran voce: “Padre, nelle
tue mani affido la mia vita”. Dopo queste parole morì».


( possiamo fare un attimo di silenzio per meditare sulla morte di Gesù)
(Commento)
In Gesù morto ci raffiguriamo i milioni di bambini mai nati, gli immigrati finiti in fondo al mare, le
vittime delle tragedie familiari, le persone morte in guerra o per attentati o per fame. Sono morti
spesso lontani da noi e che non ci fanno effetto. In questo anno però la morte si è fatta vicina a noi
attraverso le vittime giornaliere del covid. Ormai è diventata nostra compagna quotidiana e mostra a
noi, che ci credevamo onnipotenti ,i nostri limiti e le nostre debolezze.
Preghiamo
In Maria e Giovanni che stanno sotto la croce, vorremmo vedere i nostri volti. Facci capire, Signore,
che la morte fa parte dal nostro orizzonte terreno e insegnaci ad essere accanto, almeno con il
cuore e con la preghiera, alle tante persone crocifisse del nostro tempo. Forse non le staccheremo
dalle loro croci, ma le faremo sentire meno sole nella sofferenza.

Ti saluto o croce santa che portasti il Redentor; gloria, lode, onor ti canta ogni lingua ed ogni
cuor


XIII STAZIONE: Gesù è deposto dalla croce
Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo
Dal Vangelo di Marco (15, 43-46)
«Giuseppe, originario di Arimatea, si fece coraggio e andò da Pilato a chiedere il corpo di Gesù.
Pilato si meravigliò che Gesù fosse già morto. Chiamò allora l’ufficiale e gli domandò se era morto
davvero. Dopo aver ascoltato l’ufficiale, diede il permesso di prendere il corpo di Gesù. Allora
Giuseppe tolse Gesù dalla croce».


(Commento)
Il dolore più grande è quello di una madre che stringe tra le braccia il corpo di un figlio morto. Il
dolore è già grande quando la morte dipende dalla malattia, ma diventa insopportabile quando è
provocata dalla superficialità come per esempio da un pirata della strada. Ci trafiggono il cuore
anche le tante immagini di madri e di padri che portavano sulle braccia un figlioletto ucciso da
un’incomprensibile guerra o annegato mentre su un barcone fuggiva da un luogo di miseria.
Preghiamo
Di fronte a tanta malvagità inorridiamo, ci scandalizziamo e gridiamo: “Perché, Signore, permetti
tanto male?” Ma di molti mali i responsabili siamo noi con la nostra superficialità, con il nostro
egoismo, con la nostra ricerca dell’immediato tornaconto personale. Aiutaci a vincere il male che
abita dentro i nostri cuori e rendici disponibili a lasciarci lavare via ogni nostra impurità dal sangue
ed acqua usciti dal tuo fianco.

Ti saluto o croce santa che portasti il Redentor; gloria, lode, onor ti canta ogni lingua ed ogni
cuor


XIV STAZIONE: Gesù è portato al sepolcro
Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo
Dal Vangelo di Matteo (27, 59-60)
«Poi Giuseppe prese il corpo, lo avvolse in un lenzuolo pulito e lo mise nella sua tomba, quella che
da poco si era fatto preparare per sé, scavata nella roccia. Quindi fece rotolare una grossa pietra
davanti alla porta della tomba e se ne andò».


(Commento)
Nelle figure che portano Gesù al sepolcro, riconosciamo noi stessi quando accompagniamo i nostri
cari morti al cimitero. Eppure in quest’ultimo anno non è stato sempre così. La pandemia ha
impedito tante volte di dare l’ultimo abbraccio ad un genitore, ad un coniuge ad un amico, ha
vietato il radunarsi in chiesa per una preghiera di suffragio. Abbiamo ancora impresso nella mente i
carri militari che uscivano da Bergamo carichi di salme.
Preghiamo
Di fronte alla morte abbiamo i volti tristi. Aiutaci, Signore, anche se non è facile, a credere che la
morte non è la fine della vita, ma l’inizio di un’altra vita. Aiutaci anche a credere che i nostri
sepolcri un giorno rimarranno vuoti, come è successo con il tuo, e che anche per noi verrà la Pasqua
di risurrezione.

Ti saluto o croce santa che portasti il Redentor; gloria, lode, onor ti canta ogni lingua ed
ogni cuor


Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in cielo
così in terra. Dacci oggi il
nostro pane quotidiano, e
rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo
ai nostri debitori, e
non abbandonarci
alla tentazione, ma
liberaci dal male.
Amen.
Preghiamo


Signore, ti abbiamo accompagnato in questa Via Crucis. Forse quest’anno abbiamo condiviso più
intensamente le tue sofferenze, perché anche noi stiamo vivendo un periodo di sofferenza.
Tu, dall’alto della croce allarghi le braccia per stringerci in un abbraccio amoroso, noi ai piedi della
tua croce, protendiamo le nostre fragili braccia per lasciarci stringere da Te.
Così, uniti in questo abbraccio, aspettiamo che le tue mani e i tuoi piedi siano schiodati dal legno,
aspettiamo che il tuo corpo trafitto e deposto nel sepolcro si liberi dalle bende per risorgere,
aspettiamo per rinascere anche noi insieme con Te.
Ci benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito santo. Amen